Marisa Iotti FiberArt
ABOUT
Marisa Iotti si avvicina alla pittura da bambina, frequentando le lezioni del pittore Giulio Soriani alla Piccola Accademia di Regina Pacis di Reggio Emilia. Dopo essersi diplomata in ragioneria frequenta un corso di studi all'Accademia di design e grafica Cappiello di Firenze e successivamente all'Accademia di Belle Arti di Bologna con il maestro Concetto Pozzati .
Il suo percorso artistico attraversa diversi canali espressivi quali la pittura e la fotografia, ma è solo dal 2014 che, da autodidatta, approda nell'antica arte del macramè intraprendendo così un cammino nella fiberart ovvero nella composizione di manufatti bi-tridimensionali realizzati in annodatura e tessitura oltre ad installazioni con fibre naturali, sintetiche e metalliche.
Dal 2020 la ricerca sulla materia trova spazio anche nella scultura su pietra, su marmo e nella modellazione dell'argilla con la frequentazione del corso di studi triennale alla scuola-laboratorio CanossaStone del Comune di Canossa (RE).
Ispirata da immagini poetiche di storie personali, ma anche da istanze sociali e ambientali che tiene a evidenziare, Marisa Iotti volge la sua ricerca sulle tante possibilità di manipolazione dei materiali attraverso una fusione di linguaggi e modi espressivi che incidono uno spazio ove inquietudini trovano terreno di confronto e pacificazione.
Attratta dalla sperimentazione, lavora in modo intuitivo combinando il ricamo, il cucito , la tessitura, l'annodatura alla pittura seguendo processi di lavorazione lenti e meditativi.
La realizzazione di un'opera è una narrazione con se stessa, un luogo interlocutorio nel quale trova spazio la moltitudine di voci che le appartiene in una poetica dedicata all'animo umano.
Deve comunicare con differenti linguaggi poiché ciascuno possiede una propria materia, espressione delle sue diverse peculiarità: con i fili che ama intrecciare e annodare in strutture complesse, con la scultura per mordere la realtà e sfidare il suo corpo in un'azione energica e liberatoria, con il disegno per trasformare i momenti di caos in storie romantiche.
L'atto creativo è un processo di trasformazione, ciò che la soddisfa veramente è l'entusiasmo del fare in un rapporto simbiotico corpo/mente.
La sua tecnica spesso è incalzante, contiene una gestualità che esprime l'urgenza di sciogliere nodi dando vita a superfici materiche e frammentate.
Il non finito è una caratteristica della sua produzione ove l'assenza della fase terminale di “ chiusura” del processo pone le opere nel flusso continuo del tempo.
Ama l'idea del non finito che si crea tra spazi pieni e vuoti, il vuoto contiene ritmo ed equilibrio, apre alle intuizioni, esce dalle raffigurazioni, esprime un non-detto.
Nelle sue opere in terra cruda, elemento primordiale, povero ma gravido di storia e altamente simbolico, è visibile una ricerca non esclusivamente plastica e materica, ma personale e intimamente poetica.
Principali esposizioni:
2024
Partecipazione a "Noi siamo tempesta" con il progetto di fiber art "in altri spazi" 21 settembre h.17,30 Biblioteca San Pellegrino Marco Gerra Reggio Emilia
Trame a Corte 2024 alla Rocca di Sala Baganza dal 7 al 14 Settembre 2024
"Anemos" mostra personale - 9 edizione di Ridefinire il Gioiello - Museo del Bijou di Casalmaggiore (CR) dal 23 marzo al 22 Settembre 2024
32 Miniartextil "denudare feminas vestis" - Maggio 2024 - Museo del Tessile di Busto Arsizio
Invitata con opere di fiber art alla 4 edizione di INTR3CCI - Festival internazionale di merletto di San Sepolcro (AR) dal 31 maggio al 2 giugno
2023
Permanenza - ogni cosa è impermanente dal 3 al 4 Novembre 2023 - Ikonica Art Gallery Milano
Forgetme(K)not - Mostra d'arte contemporanea dal 28/10 al 3/12/2023 - Museo del Ricamo e del Tessile Valtopina
"Oggetto Libro" V edizione ADI Design Museum Milano dal 11 al 30 ottobre 2023
"Riti Di-Vini" dal 1 ottobre al 26 novembre 2023 - Fiberartand - Saloni Morano Cantine Ipogee Rosignano Monferrato (AL)
"Festival Bosco Urban Art Project " - Stazione degli Artisti Gambettola (FC) dal 30 Settembre al 15 ottobre 2023
Petit Montmartre di Piazza Fontanesi (RE) - esposizione di sculture in marmo e ceramiche raku con Canossa Stone 16 - 17 settembre 2023
"Arte dei bottoni" 20° concorso Internazionale di Fiber Art Rocca di Sala Baganza (PR) dal 9 al 17 settembre 2023
Sul Sentiero di Pietra - Piccolo Chiostro della Ghiara - Via Guasco 2 RE dal 6 al 10 Settembre
Naturales Quaestiones - Cura - Comune di Bobbio - Azione artistica Coviamo Semi alla sorgente di acqua salata il 2 Settembre 2023 ore 16
32 Miniartextil "denudare feminas vestis" - dal 5 agosto al 3 settembre 2023 - Ex Chiesa di San Pietro in Atrio - Como
"La Notte della scultura" Sabato 8 Luglio - esposizione di sculture in marmo e ceramiche raku nello storico Borgo di Rossena (RE)
"SETA sul filo di una storia" Palazzo Moroni Giornate del FAI Bergamo
Project XS Artemorbida Galleria d'Arte Gina Morandini Maniago (PN)
Project XS Artemorbida BAF Bergamo
"Tra le luci dell'ombra" Fiberartand Saloni Morano Cantine Ipogee Rosignano Monferrato
2022
Restart! Museo Relazionale Imbiancheria del Vajro Chieri 15 october - 15 december
MINIARTEXTILE30 Marcq-en-Barœul, Paris 8 Septemberal 6 november
Trame a Corte 19°contest Arazzo e Fiber Art "vedo nero" Rocca Sala Baganza - Parma
XX Mostra del Ricamo e del Tessuto di Valtopina (PG) 2/3/4 September
"Emergenza" exhibition - Underground Rocca dei Boiardo di Scandiano (Reggio Emilia) dal 23/4/2022 al 8/5/2022
MINIARTEXTILE30 Textile Museum - Busto Arsizio
MINIARTEXTILE30 a Le Beffroi - Montrouge - Paris
2021
Gilda's Breackfast - Galleria Gilda Contemporaryart - Milano
OGGETTO LIBRO 2020 - Biblioteca Nazionale Braidense - Brera - Milano
XII International Biennial of Textile Miniatures Visiting Card - Gallery "Arka" Vilnius Lithuania in October - collective exhibition
Tramanda - Fiber Art Exhibition - "Chiamata Aperta" Chieri (TO) in October - collective exhibition
Trame a Corte 18° contest Arazzo e Fiber Art "EcoHope" in September - Sala Baganza - Parma - collective exhibition
"On the stone path" sculpture exhibition in September - Chiostri della Ghiara - Reggio Emilia - collective exhibition
Natural tapestry - A window on nature - Land art installation created in August in Canicchia - Reggio Emilia
"The Night of Sculpture - CanossaStone" Canossa in June (Ciano D'Enza -RE) - collective exhibition
Presentation of the work "Narrazione visiva" il 28/5 at the meeting with the writer Duccio Demetrio "Rispecchiarsi negli altri" - Assessorato Cultura Comune di Reggio Emilia
30MINIARTEXTIL 2020 - work "Legami" from April to July - Pinacoteca Civica di Como - collective exhibition
2020
"Amabili Intrecci" - SCD STUDIO di Perugia - personal exhibition
Rame - Biennale LeArtiPossibili 2020 - Milano - collective exhibition
Trame a Corte 17° contest Arazzo e Fiber Art - Sala Baganza - Parma - collective exhibition
Artistic and Altered Books - Gilda - Parma - collective exhibition
2019
Installation "nautilus dal cuore di rosa" - Biblioteca Comune di Reggio Emilia - personal exhibition
Trame a Corte 16° contest Arazzo e Fiber Art - Sala Baganza - Parma - collective exhibition
Tramanda - Fiber Art Exhibition - "Chiamata Aperta" Chieri (TO) - collective exhibition
Tasselli di Carta - Le Arti Possibili - Milano - collective exhibition
2018
Circuiti Dinamici - "Memorie abbandonate" - Milano - collective exhibition
Trame a Corte 15° contest Arazzo a telaio e Fiber Art - Sala Baganza - Parma - collective exhibition
Tramanda - Tralicci - “into the white” Chieri (TO) - collective exhibition
Carta ad Arte – Le arti Possibili - Milano - collective exhibition;
2017
Trame a Corte 14°contest Arazzo a telaio e Fiber Art - Sala Baganza - Parma - collective exhibition
Circuiti Dinamici “Ridefinire il Gioiello" Spazio Seicentro, Galleria Rossini, Wunderkammern - Milano
Museo del Bijou di Casalmaggiore (CR) - collective exhibition
2016
Trame a Corte 13°contest Arazzo a telaio e Fiber Art - Sala Baganza - Parma - collective exhibition
"Partiture preziose" Monteverdi Festival - Cremona Teatro Ponchielli - palazzo Cavalcabò - Palazzo Pallavicino - collective exhibition
MUMI Ecomuseo di Milano - Circuiti Dinamici per “Ridefinire il Gioiello" - collective exhibition
2015
Gioielli in Fermento - TorreFornello (PC) - collective exhibition
New Mode Gallery di Reggio Emilia - “la magia della figurazione” ad Albarella (VE) - collective exhibition
New Mode Gallery di Reggio Emilia - Art Shopping - Carrousel du Louvre di Parigi - collective exhibition
Circuiti Dinamici - “Ridefinire il Gioiello" - Milano - collective exhibition
X Biennale De Fabula Palazzo Ducale - Genova - collective exhibition
"The second flight - Women in Art and Poetry" - Exosphere - Reggio Emilia
Awards:
2022 - winner "Arcadia" Trame a Corte - 19° contest Arazzo e Fiber Art
2021 - "Arcadia" Trame a Corte - 18° contest Arazzo e Fiber Art
2019 - "Eleganza" Trame a Corte - 16° contest Arazzo e Fiber Art
2018 - winner "Memorie abbandonate" - Circuiti Dinamici Milano
2017 - 2° prize Trame a Corte 14°contest Arazzo a telaio e Fiber Art
2017 - winner Ridefinire il Gioiello - Galleria Rossini and Nouvelle Factory - Milano
2016 - 3° prize Trame a Corte 13°contest Arazzo a telaio e Fiber Art
2015 - winner Ridefinire il Gioiello - Galleria Rossini with exhibitions in various art galleries in Milan.
Inoltre
2020 - Artemorbida20
2020 - Per filo e per senso - review shows "amabili intrecci" in Perugia
2020 -https://www.artribune.com/mostre-evento-arte/marisa-iotti-amabili-intrecci/
2020 - https://www.arte.go.it/event/marisa-iotti-amabili-intrecci/
2020 - interview Fili&Forme
2019 - Book cover by the writer Pina Tromellini "intertwining ideas and relationships" with the work "Mappa Organica"
2019 - Workshop con Dorate, reading and writing group from Reggio Emilia, for the realization of the installation "nautilus dal cuore di rosa"
Elettra Galeotti scrittrice: mostra EMERGENZA, sotterranei della Rocca dei Boiardi Scandiano Aprile 2022
Le opere di Marisa Iotti sono il flusso e il frutto di un'anima contemplativa e attenta, che osserva silenziosamente il mondo. Ricordi, esperienze, vita rurale, famiglia e natura si intrecciano in arazzi e sculture che si modulano nel tempo, fino a diventare eterni incompiuti, anzi infiniti.
Utilizzando materiali di riciclo, tecniche di tessitura non convenzionali e macramè, l'artista ricostruisce ciò che vede nella natura in base alle proprie percezioni. Alberi, rami, foglie e semi vengono simulati (a volte incorporati) per creare turbinii colorati e forme armoniche. Armonia che l'artista riesce a trovare solo nel caos, fatto di connessioni ferite e poi accuratamente ricucite, che si traducono in composizioni vibranti ma equilibrate.
Altra componente importante per Marisa Iotti è lo scenario marino, con una flora e una fauna da cui è attratta per le loro forme perfette (Nautilus) o aggraziate come quelle degli anemoni e dei coralli. Nella mostra Emergenza questi elementi marini subiscono una progressiva degradazione e contaminazione, che mette in scena l’inquinamento dei mari di cui noi siamo gli artefici. L'artista, con la sua installazione, condanna fermamente la scarsa attenzione riservata all'ambiente da parte dell'essere umano, che ci trascina sempre più verso il punto di non ritorno.
Le altre opere invece ci mostrano tutta la bellezza di una natura apparentemente fragile, sottile, eppure profondamente connessa e potente.
Pina Tromellini scrittrice: L'arte che cammina , maggio 2022
Si crea e diviene, mentre l'artista lo fa. È l'arte di Marisa Iotti.
Dalle ferite delle galee nella Rocca di Scandiano del XII secolo, abitata dalla famiglia Boiardo nel 1400, le opere parlano e si offrono prepotenti al visitatore. Lo sguardo viene catturato e trasformato in emozione.
Il materiale di scarto utilizzato dall'artista Faber Art racconta le emergenze della contemporaneità, di mari, terre, cieli. I pensieri umani generano sinapsi in un albero della vita che non ha radici.
I titoli delle opere fotografano la realtà della Terra: il cerchio, anemos, fonte, semi, metamorfosi, tracce, nautilus, relazioni, sottopelle, connessioni. Da che parte stare? Si chiede Marisa Iotti.
Poiché conoscenza e immaginazione nascono, come scrive Gianni Rodari nella Grammatica della fantasia, da un binomio cognitivo e fantastico, l'emergenza come incidente, conflitto e dolore si trasforma nella normalità ordinaria del quotidiano.
Marisa Iotti con la fiber art intreccia fili, rammendi, trame di materiali, dando visibilità ad un pensiero creativo che non nasce dalla testa ma da un'arte che convive con uno SPAZIO che racconta storie. In un TEMPO in cui l'artista descrive lentamente le condizioni di un mondo in dissoluzione. Il tempo dello sguardo si ricongiunge allora con il tempo della conoscenza.
Da che parte stare? Chiede l'artista. All'interno di un mondo fluido i cui confini sono sospesi.
L'emergenza è normale nel percorso creativo che Marisa Iotti delinea nella sua ricerca poetica.
Barbara Pavan curatrice: Amabili Intrecci ottobre 2020 SCD Textil Art Studio - Perugia
Una mostra intimista, da sfogliare come un diario e che si legge come un racconto della vita declinato al femminile, testimone e testimonianza anche per la generazione che verrà. Piccole opere composte di pieni e di vuoti, laddove nei vuoti echeggia l’invisibile; il vuoto è infatti lo spazio delle emozioni, delle riflessioni, dello spirito.
Una narrazione fluida, quella della Iotti, che si dipana seguendo il filo dei suoi lavori e che attraverso la mutevolezza delle forme diventa elogio della capacità di trasformazione. Nella consapevolezza dell’instabilità dell’esistenza, in cui nessuna condizione è permanente e ad ogni istante tutto può mutare, il cambiamento riscatta il senso di incertezza con la possibilità – ipotesi di altro o di un altrove migliore, opportunità di una soluzione salvifica nei frangenti più amari, alternativa auspicabile al perentorio ‘per sempre’.
Lavori realizzati con tecnica raffinata, meticolosa, certosina, lenta e paziente come un esercizio zen, ispirati dalla storia personale che diventa universale ma anche da istanze della società che l’artista fa proprie, alimentati da pensieri, ricordi, esperienze, diventano metafora e rappresentazione della multiforme complessità della vita, che ha i colori e i contorni della leggerezza della vanità ma anche dell’oscurità dell’inferno. In mezzo, tutte le sfumature, i passaggi, i nodi e gli intrecci.
Sono proprio quei nodi e quegli intrecci che consentono di proseguire il lavoro di costruzione della forma, qualunque sia la forma dell’opera – e/o della vita – che stiamo costruendo.
Siamo fragili. Come "Eva", ritratto tridimensionale in metallo - materiale forte, duraturo, resistente - al quale è bastato un minimo intervento dell'artista per deformarne i contorni.
È un interessante passaggio quello che ha trasformato un'opera in un'altra, mutandone la forma ed il contenuto.
Eva diventa in questa sperimentazione della Iotti, donna 'viva', vera.
È fragile, Eva. Come tutti gli esseri umani che la gioventù inganna con l'idea di immortalità e che il tempo tradisce rivelandone la menzogna.
Ma è anche forte, Eva, di una forza che le consente di continuare a lottare a testa alta, ferita ma non sconfitta, vittima ma anche guerriera.
Quello che Marisa Iotti affida alla sua "Eva ribelle" è un messaggio di speranza perché anche nelle molte anticamere dell'inferno - fisico, emotivo, spirituale - attraverso cui la vita ci conduce, possiamo - e dobbiamo - trovare la forza per ribellarci agli eventi avversi e per sollevare lo sguardo oltre l'ostacolo.